Resina di assafetida

L’assafoetida è una gommoresina estratta dalla radice della pianta Ferula assafoetida L. e ampiamente utilizzata in Medio Oriente e da antiche civiltà, come i Persiani, l’antica India, l’Impero Romano, tra gli altri.

L’assafetida è conosciuta anche come ferula, finocchio gigante, sterco del diavolo, e il suo nome è dovuto all’odore forte e suggestivo che emana la sua resina.

La pianta da cui proviene raggiunge la maturità intorno ai quattro anni di età. Quando viene raccolto, il suo gambo viene tagliato vicino alla radice, producendo un liquido lattiginoso, che a contatto con l’aria solidifica e diventa una gomma o massa resinosa.

Questa resina viene posta ad essiccare ed acquisisce un colore bruno-rossastro; In quel momento la resina comincia ad emanare un aroma intenso e sgradevole, simile a quello della cipolla o dell’aglio, poiché contiene un composto di zolfo.

Quando la resina è completamente essiccata, viene frantumata in piccoli pezzi o macinata fino ad ottenere una polvere finissima.

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Uso tradizionale dell’assafetida

Bruciata come incenso, l’assafetida viene utilizzata come potente agente purificante e protettivo. Nella tradizione indiana, l’assafetida è spesso associata al chakra del plesso solare, responsabile del potere personale, della fiducia e dell’autostima.

In India è usato soprattutto da una casta di indù, e dai seguaci del giainismo e anche degli Hare Krishna. Nella maggior parte dei piatti vegetariani viene utilizzato per aggiungere sapore e aroma.

Oltre all’uso in cucina, l’assafetida trova largo impiego nella medicina ayurvedica come condimento, dosato in piccole quantità. Durante la cottura viene aggiunto grasso o olio, in modo che sprigioni le sue proprietà. È importante fare attenzione quando si usa Assafetida; La quantità utilizzata in cucina è molto ridotta ed è necessario seguire una ricetta specifica.

L’assafetida deve essere conservata in un contenitore di vetro ermetico per evitare la fuoriuscita di vapori di zolfo.